Bio

Ognuno di noi ha almeno una storia da raccontare. La mia inizia pressappoco così.

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Nacqui con una certa fretta giovedì tredici maggio millenovecentottantadue alle venti e trenta dall'unione di Rosa Calenda e Giovanni Catapano, giovani emigranti in cerca di un futuro. Dalla stessa unione qualche anno prima di me nacquero Angela e Debora, le mie due meravigliose sorelle.

Ricordo ancora con infantile emozione il giorno in cui la musica cominciò ad “impossessarsi” della mia anima all'epoca addormantata. San Marzano millenovecentonovantuno. Tutto il parentame era riunito nel cortile per assistere e partecipare al tanto atteso momento che si ripeteva puntualmente ogni estate, ma che ogni volta aveva un sapore diverso, quasi nuovo: la preparazione e la bollitura dei barattoli di pomodoro ('e buatt).
Io ed i miei due cugini organizzammo un concertino d'intrattenimento: Mary strimpellava una vecchia scopa, Adamo picchiava due mestoli su una bagnarola argentata ed io mugolavo un fritto misto di canzoni italoanglopoletane nel manico di uno spazzolone spelacchiato…il successo fu assicurato, tanto che i miei genitori mi regalarono una tastiera bianca e arancione il cui spigolo mi stampò due punti sul mento ma sulla quale però composi la mia prima canzone, "
Il Chewingum”, che parlava di una povera gomma che si buttava in un burrone poiché stanca di essere masticata. 

Però ce n’ho messo di tempo prima di capire cosa volevo fare da grande…la musica è una brutta bestia, chiede tutto senza promettere niente, o quasi, in cambio.

Vivo semplicemente scrivendo e cantando. Ho scelto di fare la cosa che mi veniva più spontanea senza pensare ad uno stipendio mensile, alla tredicesima o al lusso della pensione. Il lusso più grande per noi musicanti è poter vivere di musica, della nostra musica. Se potrò continuare a pagarmi l'affitto in queste condizioni, il dominio del mondo non sarà mai nei miei programmi!

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Nel 2001 partecipai al mio primo concorso “Facciamo Canzone- Canzone di Qualità” che inaspettatamente vinsi con "Condannati ad amare", una canzone che in realtà era destinata ad un concorso per i diritti umani. Il premio fu un corso di scrittura con Marco Falagiani alla scuola Il Carmine di Firenze; 

Nello stesso anno nacque la collaborazione con il chitarrista ed arrangiatore Lorenzo Piscopo conosciuto per una di quelle piacevoli coincidenze che il destino ogni tanto si diverte a mettere in scena.

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Sempre in quell’ anno iniziai la collaborazione come corista al progetto solista di Stefano De Donato, ex componente e fondatore dei Dirotta su Cuba;
Con Lorenzo nel 2002 registrai alcuni brani per la colonna sonora della fiction televisiva
“Belami/ L’uomo che piaceva alle donne” e nel 2008 per "Una madre" andate in onda su Raidue; sempre nel 2002 partecipai alla registrazione del cd di campioni per la Sonic Foundry “Loops for acid” realizzato da Leo Cavallo Groundloops.
Nel 2003 prestai la mia voce, forse ancora un pò acerba, per la canzone “Con la radio in sintonia” degli
O.R.O sotto la produzione di Mario Manzani;
Nel 2005 interpretai il brano “Italian shoes” di
Ashley Hutchings (Fair Port Convention, Jethro Tull, Albion Band);

In quello stesso anno io e Lorenzo decidemmo di cominciare seriamente a lavorare al nostro progetto che già da tempo aveva preso una forma ben precisa tanto da permetterci di provare a partecipare, e in qualche caso fortuito vincere alcuni concorsi come Scrivendo Canzoni 2006 ( Sermide - MN) e Sono un’isola: io, donna per una canzone d’autore- Premio Bianca D’Aponte- 2a edizione  2006 per la“Migliore interpretazione”; nel 2007 ho vinto il secondo posto al concorso Sogno di una nota di mezza estate (Diacceto-Fi) ed il premio "miglior esibizione live" al concorso Un mare di donne(Camogli- Ge). Poi ai concorsi non ci ho creduto più.

Partendo da zero l’unica soluzione possibile per trovare qualche santo al quale piacesse il progetto era infilarsi nel marasma della rete e andare d’istinto, un po’ come giocare alla pentolaccia…solo che poi dalla pentola è uscito di tutto: chi non capiva minimamente lo spirito ed il senso delle canzoni, chi mi rimbalzava per mesi, chi addirittura non mi ha mai risposto e a chi suonava strana la parola “verità”…ma questo succede a tutti e fa parte del gioco!

Negli anni ho partecipato a vari spettacoli tra i quali "Una pagina per un gelato" e “Indovina chi viene a cena” con Franz Campi, e a“Sogni”, “Il mio Gesù” e “Rifiuti preziosi” di Beppe Dati.

Con lo pseudonimo Queen Mary ho collaborato live e in studio con Giuseppe “Jaka” Giacalone noto esponente della scena reggae italiana, con la Fire Band (Michelangelo Buonarroti) con   
Ciscomanna (WorkingVibes), il Generale, la Famiglia Tarallo, i Guerilla Farming e i Quartiere Coffee;

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Rototom Sunsplash 2008 - 5/07/08 - Jaka - foto Luca Sgamellotti / Rototom Sunsplash©2008

Nel 2008 sono andate in onda su Radio Rai 1 le intervista che ho fatto per il Giornale dei ragazzi e per Demo;

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Nello stesso anno ho collaborato al tour estivo 2008 dei Dirotta su Cuba - Superfunky station.


Nel 2010 ho collaborato come corista al dico “Outing” di  Massimo Altomare e nel 2012 al singolo “Stonato” di Leonardo Pieraccioni.

L’11 Agosto 2012 io e Lorenzo abbiamo composto la nostra più bella canzone d’amore, Soraya.

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Nel 2015 io e Lorenzo abbiamo scritto “Chiamami Zia Caterina”, canzone dedicata a Zia Caterina (Milano25), tassista per amore di Firenze che col suo Taxi magico fa vivere esperienze incredibili ai bimbi malati di tumore.


Continua………..


Riflessione post biografica

Penso che a volte sia meglio non fare la cosa giusta ma quella che ci rende felici. Gira e rigira mi ritrovo sempre a scrivere canzoni, anche quando non ci penso mi accorgo di star pensando in rima e con una metrica ben precisa. Espiro aria stagnante ed inspiro aria pulita e interi pezzi di mondo. Vivo di immagini. Riconosco dal suono. Ma non mi abituo a quel suono distratto di chi mi dice "ma tu conosci X e Y, non potresti chieder loro se ti fanno andare a Sanremo?" Non funziona così, il rispetto che ho per quelle persone è troppo grande per chiedere una cosa così piccola. Ed ancora "perchè non vai a X Factor?". Non sono più una ragazzina col sogno nel cassetto, ma ora che ci penso non ho mai avuto quel genere di sogni troppo facili e privi di magia, i miei cassetti li ho aperti tutti, son troppo curiosa e, tra calzini spaiati e maglie sgualcite, ho capito che di canzoni belle ne è pieno il mondo ma quelle che vivi e che cantano la verità, quelle che ti scrivi tu in uno sconquassamento di emozioni contrastanti, quelle lì son le migliori perché si fondono con te, le sostieni bene senza il rischio di esserne schiacciato e senza tanti giri di parole per cercare di spiegarle. Le canzoni non si spiegano. Le canzoni vere si spiegano da sole, si aprono leggere come un ventaglio, son quelle che quando le riascolti ti vengono i lucciconi agli occhi e le farfalle nello stomaco, quelle che quando le canti pensi che alla fine vale la pena rischiar di non avere la pensione.


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